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Calcolatore della Gravidanza


Calcolatore della Gravidanza

Utilizzando la data prevista del parto, la data dell'ultima mestruazione, la data dell'ecografia, la data del concepimento o della fecondazione in vitro, questo calcolatore è in grado di generare una previsione temporale per una possibile gravidanza.

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Indice

  1. Durata della Gravidanza e Previsione del Termine
  2. Conferma della Gravidanza
  3. Determinare il Termine della Gravidanza
    1. Livelli di Gonadotropina Corionica Umana (hCG).
    2. Ecografia
    3. Data dell'Ovulazione
    4. Data dell'ultimo ciclo mestruale
  4. Unità di Calcolo dell'Età Gestazionale
  5. Le Caratteristiche dei Trimestri durante una Gravidanza
    1. Primo Trimestre
    2. Secondo Trimestre
    3. Terzo trimestre
  6. Fattori che Influenzano i Tempi del Travaglio
    1. Età della Donna
    2. La Predisposizione Genetica della Donna
    3. Salute della Donna
    4. Ordine delle nascite precedenti
    5. Parto Multiplo
    6. Abitudini e stili di vita malsani
    7. Ciclo mestruale
  7. Parto prematuro
  8. Parto Post-termine
  9. Determinazione del momento di inizio del travaglio
  10. Gestione della gravidanza
    1. Farmaci
    2. Mangiare Sano
    3. Aumento di Peso
    4. Mantenersi Attivi

Calcolatore della Gravidanza

Il Calcolatore della Gravidanza può prevedere un calendario utile al concepimento in base al termine del ciclo, alla data dell'ultima mestruazione, alla data del concepimento, alla data dell'ecografia o alla data della fecondazione in vitro.

Durata della Gravidanza e Previsione del Termine

La gravidanza non è altro che un periodo di 9 mesi in cui uno o più ovuli, dopo essere stati fecondati, crescono all’interno dell’utero femminile. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una gravidanza standard ha una durata che va dalle 37 alle 42 settimane. Il parto avviene solitamente 38 settimane dopo il concepimento o 40 settimane dopo l'ultimo ciclo mestruale.

Durante la prima visita ginecologica, il medico fornirà alla paziente una data di nascita prevista (dopo aver effettuato un’ecografia di controllo) o una data di termine della gravidanza. Per fare tutto questo, una donna può anche utilizzare l’ultimo ciclo mestruale avuto.

Nonostante sia possibile prevedere la data del parto, la durata effettiva di una gravidanza è determinata da diversi fattori, tra cui l’età, la durata di una gravidanza pregressa, se c’è stata, e il peso della madre al momento del parto. La variabilità naturale di una gravidanza è influenzata da fattori a noi ancora sconosciuti.

Secondo una ricerca, meno del 4% dei parti avviene precisamente alla data prevista e il 60% una settimana dopo il termine. Quasi nel 90% dei casi il parto avviene entro due settimane dalla data del termine.

Conferma della Gravidanza

È possibile confermare la gravidanza utilizzando un semplice test, o osservando una serie di sintomi come, ad esempio, l'assenza del ciclo mestruale, l'elevata temperatura corporea basale, uno stato di stress elevato, un forte senso di nausea e un aumento della frequenza minzionale.

I test di gravidanza misurano gli ormoni che fungono da biomarcatori della gravidanza e comprendono specifici esami clinici ematici o delle urine, i quali possono rilevare una gravidanza da sei a otto giorni dopo la fecondazione.

Gli esami del sangue clinici sono più accurati, poiché hanno la capacità di determinare la quantità esatta dell'ormone hCG molto prima e anche in quantità minori. Nonostante questi vantaggi, i suddetti esami ematici richiedono più tempo per la valutazione e sono più costosi dei soliti test di gravidanza da fare tranquillamente in casa.

Gli esami dell’urina possono essere effettuati anche presso una clinica. Tuttavia, i risultati non sono sempre più attendibili e possono essere anche abbastanza costosi.

Determinare il Termine della Gravidanza

Esistono vari modi per determinare la data del termine di una gravidanza:

Livelli di Gonadotropina Corionica Umana (hCG).

Questo ormone appare nel sangue già due giorni dall'impianto dell'ovulo fecondato. L'esame ematico consente di conoscere il livello di hCG ma, con questo fattore, solo un medico specializzato può determinare il termine della gravidanza e la data prevista per il parto.

Ecografia

Di solito, l’ecografia viene effettuata tra la 7° e l’8° settimana di gravidanza per confermare la data prevista del parto. Durante questo esame, i medici si concentrano sulle dimensioni del feto così da determinarne l’età.

Data dell'Ovulazione

Si possono aggiungere due settimane alla data dell'ultimo rapporto per calcolare l'ovulazione, contando così 40 settimane, ovvero 280 giorni di gravidanza. L'ovulazione di solito avviene circa 14 giorni dopo l'inizio del ciclo mestruale, sempre prendendo in considerazione un ciclo regolare di 28 giorni.

Data dell'ultimo ciclo mestruale

Questo metodo è in grado di determinare il termine della gravidanza e la data effettiva del parto. Funziona solo per le donne che presentano cicli mestruali regolari.

Nella maggior parte dei casi, le donne non conoscono la data esatta in cui hanno concepito il loro bambino, ma possono accertare con assolutamente sicurezza quando è iniziato il loro ultimo ciclo mestruale. Questo è il punto da cui solitamente viene conteggiata una gravidanza. Per la maggior parte delle donne, il momento più probabile della fecondazione (ossia l’ovulazione) è a metà del ciclo mensile; in parole più semplici, due settimane prima dell'inizio del ciclo mestruale successivo.

In base a questa data, la gravidanza dura circa 280 giorni, ovvero 40 settimane, dall'inizio dell'ultimo ciclo mestruale. Pertanto, è possibile ottenere la data del termine della gravidanza stimata aggiungendo 280 giorni alla data in cui è iniziato l’ultima mestruazione.

Questo calcolo determina l'età ostetrica, gestazionale o mestruale del feto, grazie alla quale i medici e gli infermieri saranno in grado di monitorare lo sviluppo del feto.

L'età gestazionale è diversa dall'età fetale, dell'ovulazione o periodo fertile, che avviene due settimane prima dell'età ostetrica e viene conteggiata a partire dalla data effettiva del concepimento.

Unità di Calcolo dell'Età Gestazionale

Molte persone tendono a calcolare l’età gestazionale in settimane. Questo è sicuramente il modo più semplice e conveniente per evitare possibili errori, contando così dall'inizio dell’ultimo ciclo mestruale. Se il medico dice che sei alla decima settimana di gravidanza, significa che si è concepito circa otto settimane prima e il parto avverrà tra 30 settimane poiché l'età gestazionale totale è, mediamente, di 40 settimane.

Esiste anche un'unità di misura più grande, ossia il trimestre. I trimestri dividono la gravidanza in tre fasi, ciascuna della durata di 13 settimane.

Lo sviluppo fetale e il benessere della donna in queste fasi hanno delle caratteristiche estremamente particolari.

Le Caratteristiche dei Trimestri durante una Gravidanza

Primo Trimestre

Durante il primo trimestre, la vita nasce all’interno del corpo di una donna. Nella metà del primo trimestre la donna non conosce la sua situazione oppure può solamente immaginarla, se è stata una gravidanza pianificata. Possiamo affermare con sicurezza che questo trimestre è il più difficile perché porta il corpo femminile in una situazione del tutto nuova che può essere fisicamente e psicologicamente estremamente impegnativo. La donna infatti, dovrà sia prendersi del tempo per realizzare ciò che sta avvenendo in lei e, soprattutto, dovrà adattarsi al suo nuovo status.

Molto spesso, il primo trimestre viene considerato il meno confortevole per le donne. Infatti, a causa del riassestamento ormonale, l’umore tende a cambiare molto spesso, portando a un’estrema stanchezza e sonnolenza. La nausea non è rara e alcune donne sperimentano una grave tossicosi, fino a vomitare più volte al giorno. Nel primo trimestre, una donna perde spesso qualche chilo proprio a causa della mancanza di nutrizione (i prodotti più comuni possono anche provocare il rigetto).

È fondamentale che una donna riposi maggiormente durante questo periodo, non sollevi pesi e si prenda cura della propria salute.

Come abbiamo visto precedentemente, il primo trimestre della gravidanza è impegnativo sia dal punto di vista psicologico che emotivo. È legato al fatto che la donna è consapevole della sua situazione e questo le provoca un notevole stress emotivo anche quando la gravidanza era pianificata.

Durante questo periodo vengono deposti i futuri organi dell'embrione. Inizialmente, l'embrione misura solo 2 mm, ma successivamente verranno a crearsi il tubo neurale, la corda (da cui in seguito si formerà la colonna vertebrale) e i vasi sanguigni. Ogni settimana il feto cresce; alla fine del primo trimestre arriva a misurare 6-7 cm e a pesare circa 20 g.

La placenta inizia ad apparire a partire dalla settima settimana. Prima di ciò, tutte le sostanze che entrano nel sangue vengono riversate anche nell'embrione. Durante la prima ecografia, la donna potrà inoltre sentire il battito del cuore del feto.

Il cervello del bambino si sviluppa invece molto intensamente: le dita delle mani e dei piedi si separano, si forma il sistema urinario e i reni iniziano a funzionare alla nona settimana.

Entro la dodicesima settimana, il feto incomincia a muoversi, anche se la donna potrebbe ancora non sentirlo.

Alla fine del primo trimestre viene effettuato il primo screening così da individuare eventuali anomalie. Si combinano quindi un'ecografia e esami ematici con indicatori ben specifici. In questo primo screening vengono valutati diversi indicatori: lunghezza dal vertice al coccige (o “altezza”), circonferenza della testa, spessore dello spazio della cervicale, spessore dell'osso nasale, caratteristiche del cervello e del cranio, stato del liquido amniotico, indicatori del tono uterino.

Secondo Trimestre

Nel secondo trimestre, l'addome della donna inizia a crescere gradualmente. Alla 20° settimana, la gravidanza diventa chiaramente visibile.

Entro la 13° settimana, di solito il senso di nausea tende a scomparire, poiché il corpo si abitua alla sua nuova condizione. Il benessere quindi migliora nettamente, l’attività aumenta e l’ansia si attenua.

Allo stesso tempo, la quantità di sangue presente all’interno del corpo della donna aumenta e il carico su tutto il suo corpo diventa sempre più pesante, portando a stitichezza, per cui si consiglia di consumare più frutta e verdura.

Verso la 20° settimana, la donna può iniziare a sentire i primi movimenti del feto. Nella 27° settimana, il feto ha una dimensione di circa 35 cm e pesa come un cavolfiore (circa 900 g).

Già dopo la 13° settimana, il feto attiva il riflesso della suzione: ecco perché nell'ecografia sarà possibile vedere il feto succhiarsi un dito. Gli organi interni continuano a svilupparsi, le espressioni facciali diventano sempre più complesse e il bambino inizia a sbattere le palpebre. Il sistema immunitario si sta gradualmente formando, nonostante dipenda ancora interamente dalla madre.

Entro la 18° settimana, gli organi riproduttivi del feto sono completamente formati, il che significa che, qualora lo si voglia, è possibile scoprire il sesso del proprio bambino.

Durante la 19°/20° settimana si forma anche la corteccia cerebrale, ecco perché l'esposizione a sostanze tossiche come alcol e nicotina è estremamente pericolosa.

Se la nascita pre-termine avviene dopo le 22 settimane, il feto potrà sopravvivere poiché i suoi polmoni si sono già sufficientemente formati. Nonostante questo, il bambino potrebbe riscontrare gravi problemi di salute.

Terzo trimestre

All’interno del corpo della madre e del feto, all’incirca dal terzo trimestre, inizia il cosiddetto aumento di peso attivo: la pancia della donna quindi tende a crescere sempre più rapidamente.

Nel terzo trimestre l'attività e il livello di benessere della futura mamma diminuiscono. La maggior parte delle donne incinte lamenta un peggioramento del proprio stato generale. Il livello di ansia aumenta, essendo ovviamente legato alla paura del possibile dolore dovuto al parto. Tuttavia, nel complesso, l’umore della donna resta positivo poiché colmo di felicità e aspettative per la conoscenza con il proprio bambino.

Una donna prende dai 300 ai 350 grammi a settimana, a volte anche di più, perché avverte un senso di fame molto alterato. Inoltre, a causa della pancia, diventa difficile dormire la notte e particolarmente scomodo muoversi.

Il bambino cresce attivamente e aumenta il suo carico su tutti gli organi della madre. Proprio per questo motivo, è comune tra le donne gravide un aumento esponenziale della frequenza minzionale. Alcune donne sperimentano anche mancanza di ossigeno e dolori alla parte bassa della schiena.

Alla 38° settimana, la gravidanza è considerata al termine, ma il bambino può nascere anche verso la 42° settimana.

Il feto ormai cresciuto inizia ad utilizzare il senso del gusto e può rispondere attivamente a ciò che assume sua madre. Si fissano i denti da latte all'interno delle gengive, il sistema immunitario continua a svilupparsi ed entro le 33 settimane, gli organi interni terminano la loro formazione. Il bambino quindi è pronto ad accumulare il grasso sottocutaneo così da aumentare la sua massa.

Dopo la 30° settimana, il bambino occupa solitamente una posizione specifica in cui poi verrà al mondo: la posizione più corretta è a testa in giù. Tuttavia, a volte, questo può non capitare rimanendo nella cosiddetta posizione podalica. L'addome diventa più teso, i movimenti del bambino sono meno attivi ma intensamente palpabili e la madre può distinguere una mano da un piede.

Entro le 38 settimane, il feto appare finalmente come un vero e proprio neonato, arrivando a pesare circa 3 kg. Al momento della nascita infatti, il peso può oscillare dai 2,5 kg ai 4 kg.

Fattori che Influenzano i Tempi del Travaglio

Un parto che avviene tra la 37° settimana e la 42° è considerato assolutamente nella norma. Qualsiasi cosa prima di ciò è considerata prematura e anormale.

I fattori più comuni che influenzano il tempo del parto:

Età della Donna

Le donne di età inferiore ai 20 anni e superiore ai 36 possono partorire in anticipo o con un leggero ritardo.

La Predisposizione Genetica della Donna

Se le madri e le nonne della donna attualmente incinta dovessero aver partorito prima del previsto, allora anche quest’ultima potrebbe partorire in anticipo, essendo predisposta geneticamente.

Salute della Donna

Una storia di malattie croniche aumenta le possibilità di un parto prematuro.

Ordine delle nascite precedenti

Le primipare presentano maggiori probabilità di partorire in ritardo. Ciò è dovuto al lungo processo di preparazione che il corpo mette in moto considerando il cambiamento radicale che lo ha intaccato. Maggiore è l'esperienza della madre, maggiore sarà la probabilità di un parto anticipato.

Parto Multiplo

Due o tre feti esercitano una maggiore pressione sulla faringe interna dell'utero. Maggiore è la pressione, prima inizierà il travaglio. Spesso i parti multipli si presentano prima della 39° settimana.

Abitudini e stili di vita malsani

Secondo gli studi statistici, le mamme con cattive abitudini tendono a partorire prima del previsto. Le donne in sovrappeso e un'attività fisica minima sono soggette a possibili ritardi.

Ciclo mestruale

Se il ciclo mestruale di una donna ha una durata minore dei 28 giorni, c'è un'alta probabilità di parto anticipato entro 7-14 giorni; se invece, la donna presenta un ciclo più lungo allora il parto si può stimare entro le 42 settimane.

Parto prematuro

Il travaglio pre-termine è un processo fisiologico che inizia tra la 22° settimana di gravidanza e la 37°.

Il quadro clinico del travaglio precoce non è molto diverso da quello normale. In primo luogo, la donna inizia ad avvertire dolori lancinanti verso la parte inferiore dell’addome e della schiena, provocati dall’arrivo delle contrazioni. La frequenza può essere moderata o intensa e potrebbero portare alla rottura dell'acqua. Inoltre, può capitare che, a volte, sia presente anche una scarica ematica, indicante il distacco della placenta.

I fattori predisponenti alla nascita prematura sono:

  • Giovane età;
  • Abitudini Malsane;
  • Aborti;
  • Aborti spontanei;
  • Infezioni urogenitali;
  • Malattie somatiche gravi;
  • Complicazioni della gravidanza
  • Forte stress.

Parto Post-termine

Il travaglio tardivo è abbastanza comune: infatti, fino alla 42° settimana di gravidanza è considerato tutto nella norma. Le cause di un parto in ritardo possono essere:

  • Un errore nella tempistica stabilita;
  • Un feto di grandi dimensioni (più di 4 kg);
  • Squilibri ormonali;
  • Stile di vita troppo sedentario;
  • Minacce di aborto spontaneo.

Determinazione del momento di inizio del travaglio

Esistono i cosiddetti precursori del travaglio. Questi includono:

  • Prolasso addominale;
  • Caduta del tappo mucoso una settimana prima del travaglio,;
  • Diminuzione del peso corporeo una settimana prima del travaglio;
  • Le feci diventano liquide e frequenti prima del travaglio;
  • Può verificarsi dolore tensivo nella parte basse dell’addome e della schiena;
  • Diminuzione del liquido amniotico
  • Contrazioni ogni 4 minuti.

Se l'intervallo tra le contrazioni è di 4 minuti, si consiglia di recarsi in ospedale.

Gestione della gravidanza

Sono diversi gli elementi da analizzare durante una gravidanza, tra i più comuni ricordiamo le condizioni generali della donna, l’assunzione di farmaci, l’aumento di peso, l’attività e la dieta quotidiana.

Farmaci

Alcuni farmaci possono avere conseguenze a lungo termine per il bambino, se assunti anche durante la gravidanza. Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) classifica i farmaci in classi A, B, C, D e X in base ai potenziali benefici rispetto ai pericoli che possono colpire il feto. Si consiglia vivamente che una donna incinta discuta con il suo medico qualsiasi medicinale che intende assumere durante la gravidanza

Mangiare Sano

L’alimentazione è fondamentale durante la gravidanza sia per la salute della mamma sia per quella del bambino. A causa della maggiore richiesta di energia e di particolari micronutrienti, la gravidanza comporta scelte dietetiche diverse rispetto a quelle normali.

Molte sono le informazioni riguardo a cosa una donna incinta dovrebbe mangiare e/o evitare. Ad esempio, assumere specifiche vitamine, come l’acido folico, può aiutare a ridurre il rischio di alcuni fattori malsani per la gravidanza. Altri nutrienti, come il DHA Omega-3, fondamentali per una corretta crescita del cervello e della retina del feto, non possono essere prodotti in modo efficace dai neonati ma vengono acquisiti solo attraverso la placenta durante il periodo della gravidanza o all’interno del latte materno dopo la nascita.

Questi consigli potrebbero essere difficili da comprendere all’inizio o e differire da persona a persona. Pertanto, le donne in stato interessante dovrebbero sempre rivolgersi al proprio medico e dietista di fiducia così da individuare la strategia migliore per le loro esigenze.

Aumento di Peso

L’aumento di peso è una componente essenziale della gravidanza che può variare da donna a donna. Quest’ultima influenza la crescita fetale, compreso il peso futuro del bambino, la placenta, il fluido extracellulare e l’accumulo di grassi e proteine.

Il controllo del peso è fondamentale perché un aumento di peso insufficiente o eccessivo potrebbe danneggiare sia la madre che il feto, portando ad esempio, alla necessità di effettuare un taglio cesareo (sezione C) durante il parto e all'ipertensione gestazionale.

L'Institute of Medicine raccomanda un aumento di peso di:

  • 12-18 kg per le donne sottopeso (BMI <18,5)
  • 11-15 kg per donne in normopeso (BMI compreso tra 18,5 e 24,9)
  • 6-11 kg per le donne in sovrappeso (BMI 25-29,9)
  • 5-9 kg per le donne obese (BMI > 30)

Pertanto, consigliamo vivamente di utilizzare il nostro calcolatore per l’aumento di peso in gravidanza poiché fa fede proprio alle raccomandazioni viste in precedenza.

Mantenersi Attivi

Secondo le ultime ricerche, l'attività aerobica durante la gravidanza aiuta ad aumentare o a mantenere una buona salute generale, riducendo la probabilità di possibili parti cesarei. Ecco perché gli esperti di solito raccomandano alle donne incinte di svolgere regolarmente esercizi aerobici e a corpo libero.

Le donne che si allenavano regolarmente prima della gravidanza e che hanno avuto precedenti gravidanze senza complicazioni possono continuare senza problemi i loro allenamenti, anche quelli ad alta intensità. Secondo l'American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), i danni al feto dovuti all'esercizio fisico sono rari in una gravidanza che non presenta complicazioni.

Le donne incinte devono quindi prestare attenzione a questo fattore estremamente importante e chiedere consiglio al proprio medico di fiducia nel caso in cui dovessero avvertire uno dei seguenti sintomi: sanguinamento vaginale, mancanza di respiro, vertigini, mal di testa, dolore o gonfiore ai polpacci, perdita di liquido amniotico, diminuzione dei movimenti fetali, travaglio pre-termine, debolezza muscolare o dolore al petto.